18 gennaio 2022

Allori colti nel fango

by Fulcrum Wheels

Da Absalon a Dahle Flesjå: la nostra avventura in MTB, tra campioni e prodotti iconici

Facciamo tre nomi su tutti: Julien Absalon, Gunn-Rita Dahle Flesjå, José Hermida. Cos’hanno in comune questi campionissimi della mountain bike? Sicuramente la classe, la fame di vittorie e un palmarès invidiabile, ma anche… le ruote. Tutti e tre, infatti, nel corso della loro straordinaria carriera sono stati equipaggiati con i nostri prodotti.
Assieme alle leggende

Julien Absalon non ha bisogno di presentazioni. Definito dalla stampa specializzata come “il miglior corridore di MTB della storia”, nel cross country è stato cinque volte campione del mondo e altre cinque campione europeo. In bacheca il francese ha messo anche sei coppe del mondo e, soprattutto, due ori olimpici ad Atene 2004 e Pechino 2008, quest’ultimo proprio su una bici con ruote Fulcrum. Insomma, una leggenda, che abbiamo affiancato negli anni all’Orbea Racing Team: uno squadrone che ha avuto nelle sua fila altri atleti di assoluto rilievo come Rubén Ruzafa, Jean-Christophe Péraud e Iñaki Lejarreta.

Altra squadra, altri campioni. Durante la partnership con il team Merida Multivan, abbiamo equipaggiato le bici di Gunn-Rita Dahle Flesjå e José Hermida. La norvegese è stata capace di vincere l’oro nel cross country alle Olimpiadi di Atene e otto titoli mondiali tra cross country e marathon. Grandi successi anche per lo spagnolo, campione del mondo XC nel 2010 e argento sempre ai Giochi olimpici del 2004. Tra gli alfieri del team Merida Multivan anche l’olandese Rudi van Houts, campione europeo under 23 nel cross country nel 2005, e i campioni del mondo under 23 XC del 2011 e 2012, Thomas Litscher e Ondřej Cink. 

Ma la lista delle grandi squadre con cui abbiamo collaborato non finisce qui. C’è, per esempio, il team TX Active Bianchi, in cui hanno militato l’italiano Gerhard Kerschbaumer, capace di vincere in carriera nel cross country, tra gli under 23, un Mondiale, un Europeo e una Coppa del Mondo, e il colombiano Leonardo Paez, specialista delle marathon. Centinaia e centinaia di chilometri anche con il team Full Dynamix e decine di discese a rotta di collo con il team Commencal, protagonista nel downhill.

© GettyImages

Evoluzione continua, modello dopo modello
Dal 2008, anno in cui abbiamo raccolto la sfida della competizione fuoristrada, sulla scia dei successi ottenuti nel triennio precedente nelle competizioni stradali più importanti al mondo, la presenza nel mondo delle “ruote grasse” è stata costante. Abbiamo affrontato e vinto le competizioni di più alto livello, in sella con grandi campioni e top team, mettendoci passione, impegno e cura dei dettagli, anche quelli minimi, e cercando d’innovare anno dopo anno. 
 
Abbiamo debuttato con il marchio Red Metal (declinato nei modelli Zero, 1, 3 e 5), capace di far subito parlare di sé tra tecnici e appassionati. Merito della maglia iridata conquistata da Absalon, ma anche per l’alta affidabilità e gli elevati contenuti di innovazione, come le tecnologie Two-to-one, Axial Fixing System e MoMag. L’anno successivo segna l’esordio dell’Hollow Hub, mozzo ad asse passante che permette un notevole guadagno in termini di rigidità a fronte di un peso invariato.
 
Nel 2009 arrivano, inoltre, in famiglia due nuove ruote: le Red Carbon (anch’esse subito “sposate” da Absalon), con cerchi in fibra di carbonio e la tecnologia Ultra-Fit Tubeless dedicato all’XC/Marathon del peso di soli 1.288 g la coppia per la versione da 27.5” e di 1.356 g per quella da 29”. E con una speciale versione per tubolare prevista solo per il team Merida Multivan per i circuiti di Coppa del Mondo. Le Red Fire, pensate per il freeride e il downhill, sono, invece, caratterizzate da una foratura asimmetrica, che consente un migliore bilanciamento dei raggi, lasciando spazio sufficiente al disco freno e al pacco pignoni, e dal perno passante anche al posteriore.
© GettyImages / Merida

Nel 2010, anno in cui viene introdotta la tecnologia Thru-Axle Hub, tocca alle Red Zone, progettate per l’enduro, e alle Red Heat, anch’esse pensate per offrire prestazioni al top quando le sollecitazioni raggiungono il grado massimo, ossia nel freeride e nel downhill. Con un graffio vermiglio non solo nel nome: ricordiamo, infatti, per Red Heat ma anche per Red Metal Zero e Red Fire, le sgargianti versioni con finitura anodizzata rossa per mozzi e cerchi. 

È la volta, poi, nel 2012 delle Red Power (XC/Marathon/All mountain), che nella successiva versione HP verranno sviluppate in collaborazione con tecnici e atleti del team Multivan Merida, e nel 2014 delle Red Passion, le ruote da gara in alluminio tubeless ready con mozzo in carbonio, cui poi si sono aggiunte le versioni 3 con mozzo in alluminio.

Dal 2008 a oggi, insomma, tutte le linee Fulcrum dedicate alla MTB hanno conosciuto una continua evoluzione dei modelli, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Passione, ricerca, collaborazione: grazie alle tante prove affrontate con i più grandi campioni della sella, le sorelle della famiglia “Red” sono cresciute e progredite costantemente. E così continueranno a fare, pronte ad affrontare qualsiasi tipo di terreno, anche il più ostico. 

© GettyImages