23 novembre 2023
Lina Bo: Storia di un'influencer
Abbiamo parlato con lei della sua passione per il ciclismo e della sua storia.


Il suo lavoro da designer l’ha portata in Spagna 2014. Ancora una volta non ci è voluto molto tempo per ritornare a pedalare una volta insediata nel suo nuovo paese. Per essere in grado di affrontare meglio le salite della penisola iberica ha comprato la sua prima bici da strada. Subito dopo, la seconda. È in questo momento che Lina ha scoperto la sua passione per il ciclismo e ha speso sempre più tempo in bici, arrivando a pedalare 15000 km all’anno. “Come designer lavoro da remoto, a casa. In questo modo posso anche lavorare la sera e pedalare durante il giorno” spiega dicendo che il suo account Instagram combina perfettamente la sua passione per il design e lo stile con il ciclismo.
Lina non solo apprezza la libertà e la vicinanza alla natura che le dà la bici, ma anche lo stile di questo sport. Le piaccioni bici con un design unico e componenti veloci con design fluidi. Allo stesso tempo i suoi follower seguono il suo storytelling in cui usa il suo know-how da designer per presentare questo sport con stile. Non è quindi una sorpresa che il numero dei suoi follower sia cresciuto rapidamente e che le prime richieste di collaborazione da parte dei brand le siano arrivati già a partire dal 2017. Anche Fulcrum è entrata in contatto con lui piuttosto presto. Negli anni si sono susseguite collaborazioni con marchi di alto livello, tanto di bici che di componenti. Nonostante il suo successo, Lina vuole mantenere la sua libertà, non solo per quanto riguarda le sue pedalate ma anche il suo profilo. Questo è il motivo per cui il suo introito principale è comunque sempre quello che arriva dalla sua attività da designer.

Nel corso degli anni Lina ha continuato a migliorare le sue performance, anche partecipando a diverse Granfondo, come la Mallorca 312. “Fino al 2019 pedalavo solamente su strada. Da quell’anno però ho iniziato ad apprezzare il gravel sempre di più. Il terreno intorno a Matarò, dove vivo oggi, è molto roccioso e quindi perfetto per fare gravel”. I risultati di quest’anno dimostrano che questo allenamento ha pagato: a The Traka - la gara intorno a Girona, considerato l’evento gravel più grande in Europa - Lina si è cimentata con successo nella distanza più lunga. Dopo 360 km, 5000 metri di dislivello e poco più di 21 ore in sella, è arrivata in fondo in 14esima posizione assoluta. Poche settimane dopo ha fatto un’ottima performance a Ranxo Gravel, parte del circuito UCI Gravel World Series, arrivando seconda.
Non ci si può quindi stupire del fatto che Lina abbia grandi piani per il futuro, anche se dice di non essere per nulla brava a fare piani, come ci confessa a fine intervista. Tra le altre cose, vuole esplorare Bangkok in bicicletta e gareggiare alla Gran Guanche, un evento di lunga distanza nelle Isole Canarie. “Non vedo l’ora di vedere quello che mi aspetta. Ci sono ancora tanti posti da scoprire, gare a cui partecipare e avventure da condividere”, dice Lina con gli occhi che luccicano e sapendo che è sempre una questione di attitudine se vuoi superare le sfide più difficili. Come potrebbe essere il futuro lo abbiamo già forse visto dalle sue ultime performance a Ranxo Gravel quest’estate, quando ha concluso sorprendentemente in seconda posizione, con uno spirito leggero e un gran sorriso stampato in faccia.

Lina Bodnaruk è una ciclista russo-ucraina che vive in Spagna da molti anni. 35 anni, abita a Matarò, a nord di Barcellona e pedala sia su strada che in gravel, arrivando a coprire fino a 15.000 km l’anno. La designer condivide con regolarità le sue avventure ciclistiche sul suo account Instagram, piattaforma su cui è diventata tra le più famose influencer al mondo. Circa 160.000 follower la seguono sul suo account @lina_bo e la sua popolarità è sempre in aumento. Lina è parte della famiglia Fulcrum dal 2017 e usa regolarmente le sue Speed 25, tra le altre ruote che ha in dotazione.
